Eredi del futuro – Mittelfest Young 23 giugno 2021

Eredi del futuro – Mittelfest Young 23 giugno 2021

Il passaggio generazionale in azienda visto da tre giovani imprenditori.

Elisa Toppano – Oro Caffè srl | Luigi Pesle – Evergreen Life Products Srl | Marianna Potocco – Potocco Spa

Saluti introduttivi: Valentina Cancellier, Presidente GGI Confindustria Udine

Per Mittelfest: Roberto Corciulo, presidente del Mittelfest e Giacomo Pedini, direttore artistico.

Moderatore: Omar Monastier, direttore del Messaggero Veneto

Mercoledi 23 giugno 2021 alle ore 17.00 presso Palazzo Torriani Udine, Confindustria.  

Media Partner: Telnet Data

Nel dare il benvenuto alla serata, il presidente di Mittelfest ha ringraziato Confindustria per l’opportunità di aver organizzato l’evento insieme.

Ha sottolineato che proprio la scelta del nome “Eredi” è affine alla storia del Mittelfest. Questo termine, infatti, non ha un significato univoco, ma si declina in molteplici sfumature geografiche e temporali.

Qual è il messaggio su cui Mittelfest da sempre punta?

Il valore della cultura che parte dalla trasmissione orale, basata sull’importanza dell’ascolto. Essere oggi eredi significa fare tesoro delle radici e proiettarsi al futuro.

Abbiamo avuto il piacere di ascoltare il contributo della Presidente GGI Confindustria di Udine, Valentina Cancellier.

La presidente del GGI Udine ha descritto con numeri alla mano l’argomento del passaggio generazionale non solo regionale, ma anche nazionale.

Dalla recente analisi del 2021 della “The European House Ambrosetti”, si è confermato il fatto che in Italia l’80- 90% delle imprese sono familiari.

Questa realtà non è affatto nuova e contribuisce circa all’80 % del PIL.

Stando al rapporto della Commissione Europea però, la percentuale delle imprese che mantengono la continuità operativa e proprietaria dopo il primo passaggio generazionale subisce un drastico calo, attestandosi al 33%.

Per di più, dopo la netta riduzione di imprese familiari attive, si è evidenziato come solo il 15% sia in grado di assicurare la continuità nel passaggio dalla 2° alla 3° generazionale.

Questa problematica è conosciuta da tempo, ma fino ad oggi non si è trovata una soluzione per contrastare il fenomeno. Tutto ciò porta ad una doverosa riflessione.

Un esempio di questa realtà siamo noi, il Friuli Venezia Giulia. I dati estrapolati dal registro Imprese gestiti da infoCamere contano circa 3.158 imprese familiari, in cui è presente e operativo un componente fondante dell’impresa, over 70.

In regione però esistono anche delle eccezioni, degli esempi virtuosi, espressione della continuità e del passaggio generazionale. I tre “eredi del futuro” friulani sono: Elisa Toppano, “Oro Caffe”, Marianna Potocco, “Potocco”, e Luigi Pesle, “Evergreen Life Products”, che hanno scelto di raccontarsi sotto il profilo economico-aziendale.

La sede di Confindustria è stata lo spazio appropriato per aprire un confronto, ascoltare le esperienze e i punti di vista.

Grazie alla guida di Omar Monastier, direttore del Messaggero Veneto, ciascuno dei nostri “casi di successo” ha potuto raccontare il proprio vissuto personale nell’impresa familiare.

Luigi Pesle è amministratore delegato dell’azienda Evergreen Life Products e cofondatore assieme al padre.

Evergreen Life Products è un’impresa giovane, nata 10 anni fa: il passaggio generazionale si sta realizzando in modo graduale. Pesle, infatti, ha preso parte in prima persona alla fondazione e contribuisce alla crescita con il supporto e la piena fiducia del padre.

Dal suo racconto è emerso come il problema più diffuso nel passaggio generazionale, non sia tanto la mancanza di fiducia, quanto la volontà di controllo radicata nella figura del genitore.

Questo aspetto è di fatto comprensibile: chi ha costruito l’impresa con impegno, sacrificio e passione vive il passaggio del testimone in modo contrastante. Se da un lato è presente l’orgoglio per il mantenimento dell’attività “in casa”, dall’altro c’è la fatica di accettare un ruolo di secondo piano.

Secondo Luigi, per evitare la frattura insanabile, è necessario un confronto aperto e a volte anche acceso, per definire degli obiettivi condivisi. L’ascolto reciproco assume in questo processo un valore fondamentale, così come è importante definire fin da subito i ruoli dei singoli. Va da sé che la visione della direzione imprenditoriale deve essere univoca.

Quale ruolo svolge in questo processo la formazione scolastica?

Nel caso di “Evergreen Life” non è presente un gap formativo tra le due generazioni, padre e figlio: hanno seguito lo stesso percorso. Lo studio è fondamentale e deve essere accompagnato dalla tenacia per raggiungere gli obiettivi prefissati e da una costante spinta al miglioramento e alla crescita personale. 

Anche Marianna Potocco ha raccontato la sua esperienza nel passaggio generazionale in azienda.

L’azienda Potocco ha celebrato 102 di anni di storia e, nello specifico, lei rappresenta assieme alla sorella la 5° generazione. 

Anche in questo caso il passaggio del testimone sta avvenendo in modo graduale e naturale. 

Dopo gli studi in Italia e all’estero e le esperienze in altre aziende, Marianna ha liberamente scelto di portare avanti la realtà di famiglia, senza alcuna imposizione.

Marianna è entrata in azienda insieme alla sorella con la volontà di impegnarsi superando tutte le diffidenze che il portare un cognome così importante poteva implicare.

La sfida certo non è facile. Marianna con consapevolezza sa che dovrà affrontare ostacoli e sacrifici per dimostrare coi fatti di essere degna e all’altezza del passaggio del testimone.

Le difficoltà più grandi che le sorelle Potocco si trovano ad affrontare riguardano l’ingresso dell’azienda nel mondo della digitalizzazione. Lo scontro generazionale si fonda proprio su questo aspetto: da un lato il padre, che crede nel valore dei rapporti umani e diretti, dall’altro la necessità di prendere parte all’evoluzione del mercato che prevede l’ingresso nel mondo del web marketing, proposto dalle sorelle.

Tutto ciò senza svalutare le relazioni con i clienti, che non verrà mai persa, anzi alimentata e rafforzata grazie all’utilizzo di altri strumenti. È necessario trasmettere il messaggio che la digitalizzazione è dalla dalla nostra parte, non un’avversaria.

È un dato di fatto: siamo nell’era digitale.

Elisa Toppano di Oro Caffè ha raccontato come l’azienda sia stata costruita dai genitori e condotta dal principio da entrambe le figure genitoriali, ognuna con il proprio ruolo.

Elisa è entrata in aziende assieme alla sorella e rappresenta la 2° generazione. Il passaggio generazionale in Oro Caffè è sempre stato accompagnato da un confronto aperto, non esente da discussioni con i genitori. Il confronto è fonte di crescita e va accettato con umiltà e proattività.

Elisa e la sorella sono cresciute in azienda. Entrambe hanno seguito la crescita e il progresso dell’azienda da vicino, in modo spontaneo.

Dal racconto di Elisa il passaggio generazionale si è avviato con spontaneità ma allo stesso si è evoluto secondo la mentalità ferrea dei genitori. 

Anche le sorelle Toppano hanno beneficiato di studi in Italia e all’estero, così come la possibilità di acquisire esperienze in altre aziende.

Per entrambe non è mai stato dato per scontato l’entrata nell’azienda di famiglia, anzi svariate volte è stata sottolineata la grande responsabilità che comporta.

Grazie all’educazione e esperienza diretta dei genitori per le sorelle Toppano il primo requisito fondamentale è dedicarsi al lavoro con impegno e disciplina, accettare il sacrificio che fa parte della crescita professionale, superarlo e guardare al futuro con positività. Il secondo caposaldo è l’ascolto, capire il punto di vista dell’altro e soltanto dopo proporre idee o visioni con garbo.

Questi aspetti insieme portano soddisfazione non solo personale ma sono anche fonte di gratitudine e riconoscimento professionale.

Dai loro racconti è emersa la modestia con cui si sono approcciati al pubblico. Queste storie personali ci hanno permesso di conoscere più da vicino i nostri giovani “Eredi del Futuro”, figure competenti e responsabili. Nello specifico, come ciascuno sta vivendo il nodo generazionale, quali sono i punti di coesione e qual è il punto caldo che richiede più tempo come la digitalizzazione.

Nel concreto, hanno chiari i prossimi obiettivi, tra cui investire e puntare sull’innovazione, sostenibilità e accogliere le sfide con consapevolezza e coraggio. A questo proposito, hanno pianificato non solo nuove linee commerciali sul mercato nazionale ed internazionale ma anche spazi per la formazione mirati e performanti, che saranno presto visibili.

Leave a Reply